La tecnofobia è superata
La classifica del Financial Times sulle imprese più vivaci dice che il mondo nuovo è ora
Lo sciopero dei lavoratori ferroviari francesi contro la privatizzazione del settore ha dimostrato che i consumatori hanno ben chiare le alternative offerte dai nuovi servizi di trasporto. Nel “martedì nero” della settimana scorsa, la società francese di car sharing Blablacar ha registrato un numero di corse tre volte superiore a quello di un qualsiasi martedì. Anche Uber e il suo concorrente in Francia Chauffeur Privé hanno guadagnato passeggeri, dichiarando un incremento delle corse del 30 per cento durante il blocco dei treni.
Le piattaforme digitali che offrono servizi ai consumatori stanno vivendo un momento di forte espansione in molti settori, dal turismo ai trasporti, nonostante la reticenza delle corporazioni che vorrebbero mantenere intatti i privilegi accumulati negli anni senza concorrenza. Nell’ultima classifica delle mille imprese europee che crescono di più, aggiornata ogni anno dal Financial Times, al primo posto c’è Deliveroo. La startup nata a Londra nel 2013 mette in contatto fattorini in bicicletta, ristoranti e clienti che ordinano cibo a domicilio con un’app. Con 74 imprese Londra è anche quest’anno la prima città, ma a undici mesi dalla Brexit Parigi si avvicina con 62 aziende. A livello nazionale è la Germania a registrare la presenza maggiore di imprese in crescita (266), mentre l’Italia arriva quinta (105) dopo Francia, Regno Unito e Spagna. Le compagnie tecnologiche sono quelle più numerose. Allargando il campo anche all’e-commerce, alla fintech e, più in generale, alle piattaforme digitali, la classifica dimostra come le idee che rendono di più oggi sul mercato sono quelle che non hanno paura di innovare. E i paesi più vivaci sono quelli che imparano la lezione.