Le Cassandre dell'economia americana
Un dato preveggente preoccupa Wall Street, e la trade war non aiuta
Alle tante ragioni di inquietudine che percorrono i mercati in questi mesi – spettro della guerra commerciale, incertezze sull’economia cinese, ascesa di governi populisti e protezionismi – bisogna aggiungere l’appiattimento della curva dei rendimenti dei tassi d’interesse dei titoli di stato americani. Da qualche tempo se ne parla molto a Wall Street, anche a seguito di uno studio della Fed di San Francisco, secondo cui l’andamento della curva dei rendimenti ha saputo predire tutte le nove recessioni che ha subìto l’economia americana dal 1955 a oggi, con un solo falso positivo.
Il problema è questo: la curva sta di nuovo assumendo quello stesso assetto che precede tutte le grandi recessioni. La curva dei rendimenti esprime la differenza fra i tassi di interesse dei bond governativi americani a lungo termine, a 10 anni, e quelli a breve termine, a due anni. Quando l’economia è in buona salute, gli interessi dei bond a lungo termine sono più alti di quelli a breve termine. Ma di recente la distanza tra i due tassi ha cominciato ad assottigliarsi, segnale, dicono gli analisti sentiti dal New York Times, di una perdita di fiducia nelle performance dell’economia americana. Siamo vicini al momento in cui i tassi di interesse sui bond a lungo termine saranno inferiori di quelli a breve, e a quel punto, con la curva invertita, la profezia di recessione sarà realizzata? E’ possibile?
L’economia americana ha un tasso di disoccupazione ai minimi e marcia a pieno ritmo. Va bene. Gli analisti sono scettici, e indicano, per esempio, il fatto che l’interventismo della Fed potrebbe aver reso vana la previsione. Ma è un segnale in più a cui Trump dovrebbe prestare attenzione, mentre si lancia in guerre commerciali non solo con gli avversari strategici, ma anche con i partner più stretti.