Il no euro Borghi è pronto a scendere a compromessi con l'Ue
"Siamo molto aperti verso chiunque ci fa delle proposte di buon senso", spiega l'economista della Lega. Che stavolta non parla dell'uscita dalla moneta unica
Claudio Borghi si mostra più conciliante verso l'Unione europea in un'intervista all'emittente finanziaria Class CNBC. Il presidente della commissione Bilancio della Camera ha detto che il governo è pronto a scendere a compromessi con la Commissione europea nel caso in cui la manovra fosse bocciata da Bruxelles. Stavolta Borghi non si è pronunciato sul futuro dell'Italia nell'euro. Ha spiegato che "nel governo non c'è alcun piano per uscire dalla moneta unica. Al di là della mia opinione, noi facciamo parte dell'euro". In passato le sue dichiarazioni contro la moneta unica avevano agitato i mercati. Tuttavia, Borghi nega di avere contribuito all'aumento dello spread e spiega che "se fosse così avremmo un grande problema strutturale. Io non faccio nemmeno parte del governo...".
Non a caso la parola più usata da Borghi nell'intervista è "buonsenso". Parlando dell'imminente risposta europea alla legge di bilancio, l'economista leghista dice di sperare "che il buonsenso possa prevalere, questa è la manovra che serve all'Italia per stimolare la crescita". E se Bruxelles dovesse bocciare il testo, il governo è pronto ad ascoltare il parere dell'Unione europea. "Siamo molto aperti verso chiunque ci fa delle proposte di buon senso".
Tuttavia, secondo l'economista, Bruxelles non può obbligare l'Italia a tornare alle politiche di austerity. "Se la Commissione vuole tornare alla manovra precedente – spiega ancora Borghi – se vuole alzare le tasse, inclusa l'Iva, allora significa che non sono delle misure a favore della crescita e noi saremmo contrari."