L'importanza di non far paure alle banche
Italia e Francia sono più luccicanti per i banchieri che fuggono dalla Brexit
Comunemente i banchieri non sono ben visti quando arrivano in città. E non è per una specie di spirito protestatario à la Occupy Wall Street. Semplicemente perché quando le banche muovono i loro quartier generali in una metropoli e arrivano nuovi danarosi vicini di casa, i prezzi delle abitazioni tendono ad aumentare. Tuttavia attirare una cittadinanza affluent, cioè carica di quattrini, è una buona idea per dare un guizzo all’economia locale visto che insieme ai banchieri si muovono anche i loro istituti, i loro clienti, i loro affari e così via.
Francia e Italia stanno offrendo le agevolazioni fiscali più generose ai banchieri londinesi che si trasferiscono nel continente europeo dopo la Brexit, secondo una ricerca pubblicata ieri dal Financial Times. In termini di retribuzione netta, l’Italia e la Francia. sono più vantaggiose della Germania che è poco attraente. Andare in Francia dal Regno Unito con in tasca un reddito di 1 milione di euro può volere dire portare a casa 180.000 euro in più rispetto che restare a Londra. Spostarsi in Italia potrebbe significare invece un extra di 200 mila euro in retribuzione netta. L’effetto di fare da esca ai banker è ottenuto da una norma della legge di Bilancio del governo Gentiloni che ha introdotto il regime di imposizione forfettaria “resident non domiciled” (res non dom) anche in Italia con l’obiettivo di attrarre nuovi capitali esteri nel paese.
Alcune delocalizzazioni di banche sono già iniziate. Goldman Sachs ha per esempio trasferito il 60 per cento dei banchieri di investimento e gli esperti di finanziamento e li intende spedire da Londra a Milano, Francoforte e Parigi. Le operazioni di sganciamento dall’Unione europea post-Brexit di Bank of America avranno invece come punto di caduta Dublino. Ma la banca americana ha annunciato durante l’estate che un nuovo palazzo a Parigi potrebbe ospitare circa 400 dipendenti. La Bank of England prevede che la City di Londra potrebbe perdere circa 5 mila posti di lavoro nei servizi finanziari mentre la Brexit dispiega i suoi effetti. I banchieri, con un gruzzolo in più, sanno dove andare. Non sarà merito del governo sovranista, che i capitali li fa scappare, ma è tutto sommato una buona notizia per metropoli come Milano e (forse, se arriveranno) per Roma.