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Una difesa monca dai cinesi

Redazione

Valutare le forniture per il 5G non evita la penetrazione in settori avanzati

C’è un incoerente eccesso di zelo da parte del governo nel tentare di difendere settori strategici. Secondo indiscrezioni della Lega è possibile che venga inaugurato, con il decreto per “la stabilità finanziaria e l’integrità dei mercati”, il potere di veto dell’esecutivo all’acquisto di forniture vendute da società extraeuropee ad aziende operanti sul territorio nazionale nelle telecomunicazioni avanzate. Il motivo è quello di evitare la penetrazione di società cinesi come Huawei o Zte nella infrastruttura di quinta generazione (5G).

 

La prima incongruenza sta nella tempistica. La decisione arriva il giorno prima che l’Italia stenda tappeti rossi a Xi Jinping e sia il primo paese G7 a lasciare passare la Via della Seta. La seconda incongruenza è che la norma non può essere retroattiva e quindi viene da chiedersi a cosa cosa serva se continueranno le sperimentazioni per il 5G concesse a Huawei e Zte sul territorio italiano. La terza incongruenza è sommersa ma altrettanto vistosa. Il governo propone l’obbligo di notifica agli acquisti da parte di imprese, pubbliche o private, aventi a oggetto beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti di comunicazione elettronica con l’eventualità di bloccarli. Un’impresa sarà libera di scegliere le migliori tecnologie? Uno screening è certo opportuno in termini di cybersicurezza. Ma se, da questo versante, c’è una possibile copertura, per un altro versante, ben più critico, un investitore estero, anche indesiderato, ha ancora le porte aperte. E’ infatti incompleta la normativa sul “golden power” in merito ai settori oggetto di valutazione governativa in caso di acquisizioni da parte di aziende europee. Il precedente governo aveva previsto di estenderlo ai settori ad “alto contenuto tecnologico”, ma ancora la norma non è diventata efficace. E’ quindi incoerente proporre di valutare l’opportunità di forniture per la telefonia quando è invece possibile l’acquisto di aziende italiane operanti in settori avanzati da parte cinese. La difesa italiana sembra avanzare, ma in realtà resta monca.

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