Nazionalizzare il salario?
Il M5s rispolvera una vecchia proposta del Pd. Ecco come funziona nel resto di Europa
Crescono più rapidamente le proposte per introdurre il salario minimo legale che l’economia nazionale. In un’economia ferma il M5s ha proposto l’introduzione di un salario minimo di nove euro lordi, un’idea mutuata dal Pd che nella precedente campagna elettorale ne proponeva nove euro netti, e ora – per moderare il M5s – il Pd propone di non introdurre un cifra precisa. Il risultato di introdurre una paga oraria tra le più alte d’Europa infatti sarebbe quello di annullare la convenienza dell’adesione ai contratti nazionali da parte delle imprese (che potrebbero evitare di pagare altri costi del lavoratore relativi, ad esempio, al welfare). Discuterne così con un metodo invasivo è controproducente, meglio parlarne senza foga elettorale dopo le europee. Se poi la preoccupazione è coprire con un reddito garantito i pochi settori non coperti da contratti nazionali e fuori da un lavoro continuativo il metodo migliore era quello dei voucher. E’ il caso di recuperare dopo averli eliminati. La questione di fondo rimane una riforma generale del sistema di contrattazione che tra lavoratori scoperti, contratti pirata e rigidità eccessive fa acqua da tutte le parti.