Ambientalismo alla Karate Kid

Redazione

Tanto per cominciare il new deal verde sarà una mazzata per i consumatori

La ricerca di un’alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle ha tra i suoi punti di raccordo la generica ambizione a fare qualcosa per l’ambiente. Purtroppo, però, non stanno circolando idee particolarmente innovative e si propone la solita pratica, forse presa in prestito dal maestro Miyagi di Karate Kid, del “togli il sussidio” (ai petrolieri), “metti il sussidio” (ai rinnovabili). Per accordare l’appoggio ai partiti del Bisconte, Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali ed ex presidente di Legambiente, ha per esempio chiesto di verificare la disponibilità del M5s a realizzare quello che in campagna elettorale fu uno dei cavalli di battaglia del Movimento, poi completamente disatteso quando sono arrivati al governo. “I 18 miliardi di euro ancora stanziati per le fonti fossili potranno essere spostati, in modo progressivo sulle rinnovabili?”, ha detto ad Avvenire elencando le possibili sintonie con i Cinque stelle. L’idea non è nuova, è una battaglia di Legambiente che però parte dall’assunto che si debba sottrarre a un settore per darlo a un altro. Purtroppo eliminare gradualmente i sussidi alle fonti fossili, tra aiuti diretti e indiretti al consumo o alla produzione di idrocarburi, non significa altro che aumentare i costi per i consumatori, una specie di Iva occulta, perché comprendono (oltre all’esenzione dall’accisa per i carburanti per il settore aereo) anche il rimborso dell’accisa per gasolio all’autotrasporto di merci e passeggeri e al settore agricolo. Eliminare il sussidio alle fonti fossili avrebbe come risultato quello di aumentare il costo delle merci in generale e dei vegetali al mercato ortofrutticolo in particolare. Chi viene colpito è il consumatore, non il petroliere che vende comunque il carburante a prezzo di mercato. Spostare il sussidio ai fossili per metterlo alle energie rinnovabili non solo sarebbe dannoso ma anche assurdo dal momento le fonti rinnovabili ricevono già circa 13 miliardi di incentivi annui per la generazione elettrica che sono caricati in bolletta. Così il “new deal verde” comincia con una mazzata per i cittadini degna di Karate Kid.

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