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L'Italia cavia del declino occidentale

Redazione

Dall’economia alla demografia. La crisi secondo l’ex direttore del Wsj

“L’Italia è una metafora dell’occidente in declino”. E’ sconsolante l’impressione che Gerard Baker, ex direttore del Wall Street Journal, ha ricavato da un lungo soggiorno in Italia. “E’ difficile immaginare un posto migliore per meditare sull’arco della storia della nostra civiltà rispetto alle colline che vanno dalla Toscana a Roma, una fascia di terra che ha avuto un impatto maggiore sulla civiltà rispetto a qualsiasi altro territorio in qualsiasi parte del mondo”. Che succede adesso? “La condizione dell’Italia moderna rivela il lamento biblico per un’altra civiltà perduta: Quomodo sedet sola civitas. Com’è solitaria la città. A Roma questa settimana hanno quasi finito di mettere insieme il 62esimo governo (credo) dell’Italia in 75 anni. L’Italia non ha avuto una vera crescita economica da quasi vent’anni. Il debito pubblico è quasi una volta e mezzo il valore del pil. Quasi tutti gli italiani ambiziosi che incontro vogliono che i loro figli vengano educati negli Stati Uniti o nel Regno Unito. Il paese è tra i primi in occidente a entrare in una spirale demografica di morte. Il tasso di natalità italiano è inferiore alla sostituzione. La famiglia col figlio unico è quasi uno standard, quindi milioni di italiani non avranno fratelli, zie, zii, cugini. Le basi tradizionali della vita – famiglia, luogo di lavoro, comunità – sono state erose fino all’osso. L’osservanza religiosa è crollata. Nelle splendide chiese toscane che ho visitato, c’erano probabilmente più inestimabili opere di arte rinascimentale di quanti fossero i fedeli. In gran parte del paese, lo spopolamento sta avanzando. A spostarsi negli spazi vuoti sono ondate di immigrati, molti provenienti dal nord Africa e dal medio oriente. L’Italia è una specie di pioniere del declino occidentale”. Siamo diventati un case study su come muore una civiltà.

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