Landini e il contrasto di matematica
Perché il “contrasto d’interessi” non fa recuperare gettito, spiegato al leader Cgil
Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha presentato la sua lista della spesa: investimenti pubblici, trasformazione green, assunzioni nella Pubblica amministrazione, taglio dell’Irpef e, naturalmente, pensioni anticipate. Con quali soldi? Per gli investimenti non c’è problema: “Chiedendo all’Europa lo scomputo dal debito pubblico”. Insomma, non li contiamo e il problema è risolto. Per tutto il resto c’è una risposta elementare, che chiunque abbia visto almeno una volta il manuale gabanelliano di soluzioni semplici a problemi complessi conosce bene: “Avrebbe senso sperimentare nuove forme di contrasto degli interessi. Faccio il classico esempio dell’idraulico: dare la possibilità di detrarre spese di questo tipo potrebbe ridurre l’evasione Iva, che supera i 35 miliardi l’anno”, ha detto Landini al Corriere della Sera.
E’ forse ora di smetterla con questa favola del “contrasto di interessi”, che dovrebbe trasformare i consumatori in un esercito di scaricatori di scontrini e segnalatori fiscali di massa in sostituzione dei controlli dell’amministrazione pubblica. Se la soluzione è così semplice e dopo anni nessuno nel mondo l’ha mai adottata bisognerebbe chiedersi il perché. Il motivo è semplice: non funziona. E’ una soluzione illusoria, che potrebbe anche ridurre l’evasione ma solo al costo di ridurre in misura superiore il gettito complessivo dello stato. Perché il “contrasto d’interessi” produce due effetti opposti per l’erario. Da un lato, per favorire l’emersione del nero, lo sconto deve essere molto generoso altrimenti l’evasione resta sempre più conveniente di qualsiasi detrazione. E dall’altro lato, la detrazione verrebbe applicata in maniera generalizzata anche a tutte quelle transazioni che avvengono in chiaro, causando quindi una forte perdita di gettito. Così se la detrazione è bassa non fa emergere il nero, se invece è alta fa perdere troppo gettito. Nel primo ci si ritrova con gli stessi soldi da cercare, nel secondo mancherebbero di più. Più che un contrasto di interessi, quello di Landini è un contrasto di matematica.