Il collasso del mercato del greggio, avrete letto dappertutto, è colpa della pandemia che ha fatto rallentare l’economia del mondo. Meno domanda di greggio, troppa produzione, non si sa più dove mettere l’eccedenza e così il prezzo diventa negativo: i produttori ti pagano se ti porti via il prodotto. Vero, ma manca un pezzo importante a proposito della responsabilità. A marzo il presidente russo Putin ha usato la pandemia per compiere una rappresaglia feroce contro il settore Energia americano. I russi si sono accorti che grazie alla minore richiesta di greggio da parte della Cina avevano una chance di colpire e hanno voluto rompere il patto che avevano stretto con i sauditi per produrre poco e così tenere alto il prezzo al barile.
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