Il prezzo della scarsità
Le conseguenze non intenzionali dell’ordinanza di Arcuri sulle mascherine
Il commissario per l’Emergenza coronavirus Domenico Arcuri è tornato sul tema mascherine, motivando la sua decisione di imporre un tetto di 50 centesimi al prezzo di vendita al dettaglio con l’obiettivo di “annientare una speculazione vergognosa”. Il commissario ben sa, come scriveva il Manzoni descrivendo la carestia a Milano, che i provvedimenti “per quanto siano gagliardi non hanno la virtù di diminuire il bisogno del cibo, né di far venire derrate fuori stagione”. E’ lo stesso Arcuri ad ammetterlo quando dice, in audizione alla Camera, che durante i primi giorni della crisi il prezzo delle mascherine “era arrivato almeno a 5 euro”.
Se fosse bastata una sua ordinanza a diminuire il prezzo delle mascherine aumentandone la quantità, avrebbe avuto più senso farla all’epoca rispetto a ora, che i prezzi diminuiscono man mano che l’offerta si adegua aumentando la produzione. Non bastano le ordinanze gagliarde, quindi. Che anzi, se imposte di fretta e senza un adeguato coordinamento lungo tutta la filiera, rischiano di inceppare il mercato e produrre scarsità. Arcuri sostiene che presto il mercato sarà inondato di centinaia di milioni di mascherine a 38 centesimi, ma forse avrebbe avuto più senso mettere un tetto al prezzo quando quella quantità sarebbe stata realmente disponibile. Perché il rischio è che nel frattempo si creino frizioni nella produzione e nella distribuzione. Alcune aziende italiane dicono che così smetteranno di produrre. Arcuri ha previsto accordi con le farmacie per il ristoro delle mascherine già acquistate a un prezzo superiore e per la fornitura di quelle più economiche. Ma lo stesso non è accaduto, né è previsto, per la grande distribuzione. Il gruppo Crai ha deciso di ritirare dalla vendita le mascherine. Conad e Coop le vendono a un prezzo calmierato, che però è superiore al limite di 50 cent (60 e 80). Cosa faranno? Molti cittadini, come prevedibile, già si sono scagliati contro i venditori accusandoli di essere speculatori e accaparratori. Nella storia quando le cose si sono avviate su questo piano inclinato non sono mai finite benissimo. La strada della scarsità è spesso lastricata di editti sui prezzi.