La maratona Recovery
Michel convoca il vertice, per von der Leyen ne servirà un altro. La parte dell’Italia
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato un vertice fisico dei capi di stato e di governo il 17 e 18 luglio per tentare di trovare un accordo sul Recovery fund e il bilancio 2021-27 dell’Ue. Ma più che uno sprint, la strada verso un compromesso sarà una maratona. In una riunione a porte chiuse con i presidenti dei gruppi politici all’Europarlamento, Ursula von der Leyen ha avvertito di non aspettarsi una svolta il 17 e 18 luglio. La presidente della Commissione avrebbe spiegato che il vertice “non sarà l’ultimo prima della pausa estiva”, secondo quanto ha riferito al Foglio un partecipante alla riunione. Per von der Leyen, è più “probabile” un accordo a fine luglio. Ma alcuni a Bruxelles consigliano di ritardare le vacanze ad agosto. Tanto più che i mini lockdown per contenere i focolai in Germania e Portogallo creano nuove incertezze sanitarie ed economiche.
Oggi Michel incontrerà in videoconferenza Conte, nei prossimi giorni continuerà i suoi bilaterali, poi metterà sul tavolo una “negobox”: la scatola negoziale con tutte le cifre su cui i 27 si scanneranno il 17 e 18 luglio. All’Europarlamento, von der Leyen ha spiegato che rimangono divergenze sull’ammontare del Recovery fund, sulla ratio sussidi-prestiti, sulla chiave di allocazione delle risorse. Sono tutti dettagli decisivi per l’esito dei negoziati. L’elemento centrale del Recovery fund – il debito comune Ue emesso dalla Commissione – invece ormai è acquisito. Ma c’è un altro punto su cui c’è consenso tra i 27, ha detto von der Leyen: la necessità che qualsiasi investimento vada di pari passo con riforme per non tornare allo status quo. E’ su questo che l’Italia non deve fare errori nelle prossime settimane. Meglio evitare fantasiose ricette su come spendere i 172 miliardi del Recovery fund e concentrarsi sulle riforme che si è pronti a fare.