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Il commercio mondiale è più forte del virus

Redazione

Non nascondiamo i segnali d’ottimismo. I dati del Wto sul lockdown

Sorpresa: il commercio mondiale si sta rivelando più forte del Covid. Lo registra l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), secondo cui nel secondo trimestre del 2020 il calo dell’interscambio planetario è stato di solo il 18,5 per cento su base annuale. Detto così, sembra tremendo. Ma i mesi di riferimento sono stati quelli in cui l’umanità è rimasta chiusa in casa come forse mai era successo dall’inizio della civiltà, e le previsioni che la stessa Wto aveva fatto il 20 aprile paventavano come peggior scenario addirittura la possibilità di un crollo del 32 per cento. Ovviamente, seconde o terze ondate potrebbero peggiorare la situazione. E il Fmi proietta comunque una contrazione dell’economia globale che a fine anno potrebbe essere del 4,9 per cento: la più severa dai tempi della Grande depressione. Attenzione, però: rispetto al meno 3 per cento dello scorso aprile, la previsione dell’Fmi sembra invece peggiore. Insomma, l’economia mondiale in proporzione sta soffrendo più del commercio. Le ragioni, in effetti, sono abbastanza intuitive. Proprio perché la produzione ha dovuto rallentare, o addirittura fermarsi, si è dovuto dare fondo a scorte che a volte stavano in altri paesi, e che si è dovuto dunque far viaggiare. Proprio perché buona parte della popolazione è rimasta a casa, un certo tipo di consumi è aumentato. Vari studi indicano che in Italia il lockdown ha fatto decollare l’ecommerce definitivamente. Nei primi 5 mesi del 2020 sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia (in tutto 29 milioni), di cui ben 1,3 milioni sarebbero da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-19. La stima è che almeno l’80 per cento di chi si è avvicinato all’ecommerce continuerà a usarlo. Dati del genere arrivano da tutto il mondo. Anche sulla base di questa previsione, ad esempio, è stato deciso di rilanciare lo storico Postal Market, con l’ambizione di farne addirittura “la Amazon italiana”. L’Fmi segnala appunto la necessità per i paesi di cooperare strettamente, per rispondere alle sfide del post Covid. Tutto sommato, piuttosto che dare un colpo mortale alla globalizzazione come si paventava, la pandemia potrebbe alla fine avere addirittura l’effetto di rafforzarla.

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