La zona euro subirà una recessione più grave del previsto a causa del Covid-19 e, soprattutto, si trova di fronte allo scenario più temuto per le sue economie dopo l’arresto dell’attività: i suoi stati membri si riprenderanno a ritmi molto diversi nel corso del 2020-2021, accentuando le divergenze che erano già presenti prima della crisi. Secondo le previsioni pubblicate ieri dalla Commissione, la zona euro avrà una contrazione del pil dell’8,7 per cento nel 2020, peggio del 7,7 per cento delle stime di maggio. Per il 2021, la crescita sarà del 6,1 per cento. Tuttavia ad allarmare è il fatto che la ripresa sarà a “K”. Anche se l’espressione non esiste in economia, la lettera “K” illustra graficamente quello che sta accadendo: Germania, Olanda, Austria e Irlanda avranno un rimbalzo simile alla “V”, ritornando a livelli di crescita vicini a quelli del 2019; Italia, Spagna e Portogallo avranno invece una ripresa più simile alla “L”, ritrovandosi a fine 2021 con un livello di pil molto inferiore rispetto a quello pre Covid.
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