Gli effetti della crisi economica dovuta al Covid cominciano a farsi pervasivi. Per questo bisogna che le politiche economiche degli stati continuino a dare sostegno al tessuto produttivo. Con un obiettivo fondamentale: rassicurare i mercati. Ieri il Sole 24 Ore ha anticipato i risultati di uno studio di Goldman Sachs sulle principali banche europee, secondo il quale hanno accantonato precauzionalmente all’incirca 60 miliardi di euro, per rafforzarsi patrimonialmente in previsione delle perdite che dovranno presto iscrivere a bilancio. I due principali istituti di credito italiani, Intesa Sanpaolo e Unicredit, hanno messo da parte circa 3 miliardi. Si tratta di risorse sottratte all’economia reale, per una giusta e inevitabile causa: tutto possiamo permetterci tranne che piombare da una pandemia (che ancora non è superata) in un nuovo terremoto bancario, paragonabile a quello che ha zavorrato il nostro paese negli scorsi anni. Eppure, non può esserci ripresa senza investimenti, e non possono esserci investimenti senza credito.
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