Confindustria chiede un cambiamento nientemeno che rivoluzionario per i contratti di lavoro. Lo scrive il presidente Carlo Bonomi in una lettera alle associazioni interne con cui sancisce la piena ripresa delle attività. Sì, non hanno mai chiuso quest’anno e quindi mai interrotto il presidio associativo, ma insomma se adesso si tratta di avviare una stagione nuova di relazioni industriali vale la pena usare un po’ di parole grosse. La rivoluzione cui si mira non è ben spiegata per la verità, ma succede sempre così con i grandi sommovimenti: l’importante è dare avvio ai moti rivoluzionari poi si vedrà che strada prendere. Difficile che i sindacati e la politica seguano il vessillo confindustriale sulle barricate, anzi, ben più probabile che mandino avanti la controrivoluzione in corso da anni, quella tradotta nel decreto “Dignità” e nello svuotamento del Jobs Act. Ma forse stavolta Confindustria ha qualche buona carta.
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