Cantare vittoria perché il bonus vacanze previsto nel decreto “Rilancio” si sta rivelando “un fallimento annunciato” è un atteggiamento, prima ancora che ingeneroso, sostanzialmente inutile. Soprattutto quando viene da parte di esponenti della Lega, come il senatore Gian Marco Centinaio, che erano al governo quando nacquero i ben più fallimentari navigator e Reddito di cittadinanza. Almeno, del bonus, un milione e 400 mila famiglie ne hanno usufruito, soldi messi in circolo in un settore in crisi. Ciò detto, che il provvedimento pensato a sostegno del turismo tramite un incentivo alla spesa per i ceti più a basso reddito non abbia funzionato è scritto nei numeri – anche se il provvedimento è ancora in vigore e, data l’esiguità degli importi, è possibile che verrà usato per formule “weekend” meno costose. Dei 2,4 miliardi stanziati, a oggi sono stati spesi 615 milioni. I motivi sono in sostanza chiari: da un lato la poca fiducia degli albergatori, che hanno in gran parte rifiutato il sistema del bonus, per timore di finire nelle strette dei ritardi per i rimborsi.
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