Un benvenuto all’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, “che ha una straordinaria esperienza”, ma anche un no netto a ipotesi di acquisizioni e fusioni. Così il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ha raffreddato le attese su presunti contatti con il Mef per una fusione con Mps. I toni utilizzati da Mustier – sia nella nota sui risultati del terzo trimestre di quest’anno (utili in calo del 42 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 ma superiori alle attese degli analisti) sia in conferenza stampa – sono stati calibrati per trasmettere agli investitori un messaggio sull’impegno a perseguire due obiettivi: massimo rigore nei conti e crescita della redditività. E chi pensa che la presenza di Padoan sia funzionale a una possibile aggregazione con Siena deve capacitarsi che la visione dell’attuale amministratore delegato non comprende il rischio di sposarsi con la banca pubblica i cui buchi di bilancio non si finiscono di contare.
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