Una notizia solo in apparenza periferica ha acceso un campanello d’allarme sul mondo delle assicurazioni. L’agenzia Reuters informa che la britannica Rsa ha accettato un’offerta di 7,2 miliardi di sterline da Tryg e Intact Financial, danese la prima canadese la seconda. L’acquisizione dovrebbe aprire la strada a un doppio vantaggio sui mercati del Nordamerica e della Scandinavia, nei quali Rsa è presente, ma senza massa critica sufficiente. Le compagnie di assicurazione sono provate dalla pandemia: sono crollati gli introiti dai trasporti; l’immobiliare non è più un rifugio sicuro per le compagnie; il calo dei redditi disincentiva le polizze; i tassi d’interesse a zero per un periodo che sarà ancora lungo sono un altro fattore di rischio: come garantire ai clienti rendimenti certi e significativi sul medio-lungo termine? Tutto ciò spinge a cercare economie di scala attraverso fusioni e acquisizioni.
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