La Camera ha confermato la fiducia al governo sulla legge di Bilancio con 314 voti a favore, 230 contrari e 2 astenuti. L’Aula ha approvato la Manovra dopo i rilievi della Ragioneria dello stato su una serie di norme, tra cui la nona salvaguardia per i cosiddetti “esodati” (che tali non sono), che sono poi state rese compatibili con le coperture. Nel complesso la legge di Bilancio non è esattamente ciò che servirebbe al paese ed è piena di bonus e spese che hanno il solo scopo di accontentare constituency specifiche. Non sono esattamente i provvedimenti e l’atteggiamento più adeguati per un paese che da un lato ha bisogno di aiutare chi è in profonda crisi economica e dall’altro deve affrontare cambiamenti strutturali sia nella Pubblica amministrazione sia nel sistema produttivo. Non è un buon segnale anche rispetto al Recovery plan e a ciò che si intende fare con le risorse europee. Ad esempio in Manovra ci sono due consistenti e discutibili agevolazioni fiscali, il Cashback e il Superbonus al 110 per cento, che sono anche due pilastri del Piano nazionale di ripresa e resilienza “Next generation Italia”.
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