Come non ricordare il lancio in modalità televendita: “E poi ci sarà il superbonus! Attenzione… se uno spende tanto, i primi 100 mila sms avranno 1.500 euro. In più ci sono i 50 milioni della lotteria!”. Così, lo scorso autunno, al Festival dell’economia di Trento, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava il “Cashback”. Ma ora, questa misura gestita e voluta direttamente da Palazzo Chigi, su cui il governo ha investito tanto sia sul piano economico (circa 5 miliardi di euro) sia su quello comunicativo potrebbe rivelarsi un boomerang. Infatti, a partire da un’idea dell’ex viceministro dell’Economia Enrico Zanetti, in commissione Bilancio potrebbe formarsi una maggioranza che mette sotto il governo attorno a una semplice proposta: spostare i 4,75 miliardi stanziati per il cashback sui ristori. Ovvero, togliere risorse stanziate per sussidiare chi effettua pagamenti con le carte di credito o di debito per darle a chi non può pagare nulla perché ha le attività azzoppate dalle misure restrittive. La proposta potrebbe mettere d’accordo le opposizioni di centrodestra e Italia viva, visto che ultimamente Matteo Renzi è stato molto critico su questo provvedimento.
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