Editoriali
L'economia dell'Ue va meglio del previsto
L’Italia è tra i paesi a maggiore ripresa di quest’anno. Occhio al 2022
L’economia europea ha resistito meglio del previsto alla terza ondata del coronavirus e, grazie alla campagna di vaccinazione, il rimbalzo si annuncia più forte quest’anno. Nelle sue previsioni economiche estive, ieri la Commissione ha rivisto al rialzo le stime di crescita sia per la zona euro sia per l'Unione europea, portandole al 4,8 per il 2021 e al 4,5 per il 2022. Dopo aver subìto la seconda peggiore recessione nel 2020, l’Italia è tra i paesi la cui ripresa si rafforza di più quest’anno: nel 2021 la crescita italiana dovrebbe essere del 5,0 per cento (più 0,8 rispetto alle stime di maggio).
“Il miglioramento della situazione sanitaria, che ha permesso di allentare gran parte delle restrizioni in modo significativo da giugno, prepara il terreno per un’espansione solida e sostenuta” in Italia, ha detto la Commissione. “L’investimento pubblico e privato, sostenuto dal calo dell’incertezza per le imprese sulle loro previsioni di domanda e l’attuazione del Piano di ripresa e resilienza, è destinato a rimanere il principale motore della crescita”. Secondo la Commissione, ”il consumo privato dovrebbe rimbalzare in modo considerevole, aiutato dal miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro e dalla graduale riduzione dei risparmi accumulati” durante i lockdown.
Ma dietro la buona notizia per il 2021 si nascondono le sfide per il 2022 e gli anni successivi. La Commissione ha rivisto al ribasso le previsioni per l’Italia del prossimo anno (4,2 per cento, meno 0,2 rispetto a maggio) con una crescita che dovrebbe tornare sotto la media della zona euro. E’ un sintomo che i problemi strutturali storici continuano a essere un freno. Paolo Gentiloni ha spiegato che è a questo che servono le riforme del Recovery plan: “Evitare che si tratti soltanto di un rimbalzo, seppure molto significativo”. Le riforme serviranno all’Italia per “incrementare in modo significativo le possibilità di crescita anche negli anni successivi”.