"Non ti vaccini? Resti senza stipendio". Ecco la proposta di Confindustria
Una mail interna della direttrice generale Mariotti: "Abbiamo proposto al governo un'estensione del Green pass". I lavoratori che rifiutano di vaccinarsi rischierebbero il demansionamento e la sospensione della retribuzione
Suona più o meno così: se non ti vaccini, rischi di essere demansionato e rimanere senza stipendio. Almeno questa è la ratio dietro a una proposta che Confindustria ha fatto filtrare al suo interno, e che sarebbe pronta ad avanzare al governo, impegnato nella scrittura del nuovo decreto che dovrà regolare l'uso del Green pass sul territorio nazionale. "L'intento è quello di consentire ai datori di lavoro di richiedere l'esibizione di una certificazione verde valida ai fini di regolare l'ingresso nei luoghi di lavoro e/o lo svolgimento delle mansioni lavorative dei vari soggetti", perché "l'esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui poggia il rapporto di lavoro", scrive la direttrice generale Francesca Mariotti in una mail indirizzata alle diverse strutture dell'organizzazione confindustriale.
"In diretta conseguenza di ciò, il datore, ove possibile, potrebbe attribuire al lavoratore mansioni diverse da quelle normalmente esercitate, erogando la relativa retribuzione; qualora ciò non fosse possibile", aggiunge ancora Mariotti, "il datore dovrebbe poter non ammettere il soggetto al lavoro, con sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dell'azienda". Ovviamente si tratta di una proposta che dovrà essere recepita e discussa dalla controparte governativa, visto che come spiegano da viale dell'Astronomia "le interlocuzioni sono ancora in corso". Ma è innegabile che rappresenti una sorta di rivoluzione per cercare di andare a stanare i dubbiosi del vaccino e far avanzare in maniera determinante la campagna di immunizzazione. A partire dagli ambiti lavorativi.
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