Editoriali
Missione Eurobond
L’altro formidabile asse tra Bce e Commissione europea per disarmare i populismi
Gli Eurobond sono già vivi e lottano insieme a noi. Anche se non si dice. La Banca centrale europea nell’ultima riunione di luglio si è concentrata ancora sull’inflazione, che con le nuove linee guida sarà simmetrica, con possibilità di essere un po’ sopra il famoso 2 per cento, oltre che un po’ sotto. Egualmente previste le obiezioni di Germania e Olanda, con il capo della Bundesbank Jens Weidmann in attesa di capire che cosa uscirà dalle elezioni federali di settembre. Comunque Christine Lagarde ha ottenuto una maggioranza ampia, 16 su 19, sul proseguimento del Quantitative easing e dei tassi sotto zero. Però gli esperti di mercato tengono d’occhio un nuovo ruolo che la Bce potrà assumere: quello di garanzia delle obbligazioni che la Commissione di Bruxelles emetterà a copertura del piano Next Generation Eu. Sono 800 miliardi le cui prime due emissioni, oltre a quella per il piano Sure per l’occupazione, hanno incontrato un successo crescente. La media delle domande sulle varie scadenze è di 10-12 volte l’offerta, anche perché pur avendo lo stesso rating tripla A dei Bund tedeschi rendono di più. A tutti gli effetti sono dunque “safe asset”, i più sicuri degli investimenti, il che ne fa a livello globale un’alternativa innanzitutto ai T-bond americani. Altri paesi – Svizzera, Svezia, Singapore, Australia, Canada – hanno rating anche superiori agli Usa (ai quali Standard & Poor’s attribuisce un “semplice” AA+). Però esprimono singole economie, non aree economiche. Oggi gli Eurobond sono finanziati dagli stati e costituiscono una scommessa sulla ripresa e sulle riforme post pandemia. Ma la loro valuta è garantita dalla Bce. E, a differenza di dieci anni fa, è impossibile una frattura dell’euro non solo fino al 2026, data di chiusura del programma, ma per i 30 anni della durata massima delle obbligazioni. Visto il successo, e viste le attese per il sostegno finanziario alla transizione industriale, gli Eurobond continueranno probabilmente a essere emessi. Allora la missione della Bce cambierà ben oltre i decimali d’inflazione.