editoriali

Sussidi termali

Redazione

Altri bonus assegnati senza criteri oggettivi. Non è così che si esce dalla crisi

Giancarlo Giorgetti ha firmato il provvedimento, approvato un anno fa ma poi non entrato in vigore per il blocco imposto dalla pandemia, che concede un bonus di 200 euro a persona per le cure termali, anche se non prescritte da un medico e senza limiti di reddito. Il settore termale ha subìto gravi perdite a causa della lunga chiusura obbligata e la scelta di non richiedere altra documentazione (se non quella di non godere di altri trattamenti di favore non cumulabili con quello previsto dalla norma ora entrata in vigore) semplifica la vita agli utenti, forse un po’ troppo.

 

Pur con tutte le attenuanti (la norma era già prevista peraltro da un governo del quale la Lega non faceva parte, anche altri bonus, per esempio quelli per l’acquisto di un nuovo televisore o di un condizionatore non prevedono limiti di reddito), l’elargizione termale sembra un po’ troppo generalizzata, sia per gli utenti sia per i centri termali che ne ottengono il beneficio senza alcuna graduatoria basata sull’effettivo danno subìto. A quest’ultimo problema, cioè alla constatazione di un danno reale arrecato dalla crisi come condizione per l’accesso all’utilizzo del bonus, si potrà ovviare stilando l’elenco dei centri termali autorizzati, che sarà reso pubblico nelle prossime settimane, prima che, dall’inizio di ottobre, si possa accedere al bonus.

 

In questa gragnuola di sussidi, bonus, ristori e benefici di vario genere si fa fatica a orientarsi: ciascuno sembra in qualche modo giustificato, nel loro insieme costituiscono una massa aggiuntiva di spesa assistenziale erogata sostanzialmente senza un criterio ordinatore comprensibile. Tutto sempre giustificato dall’emergenza? O c’è sotto una tendenza ad accollare allo stato oneri impropri, equamente distribuita fra destra, che ora applica per esempio queste norme, e la sinistra che le aveva approvate all’origine? L’emergenza va governata per uscirne, bisogna stare attenti a non perpetuarla anche quando non è necessario.

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