Editoriali
Il pil cresce in tutta l'Ue. Tre buone notizie per l'Italia
Le previsioni d'autunno della Commissione europea sono migliori del previsto, ma occhio alla Germania
La Commissione ieri ha certificato il gran rimbalzo europeo dopo la grande recessione del Covid-19 con stime di crescita del pil nettamente al rialzo rispetto a quelle della scorsa primavera: 5 per cento nel 2021 e 4,3 per cento nel 2022 sia per l’area euro sia per l’Ue a 27. Secondo le previsioni economiche d’autunno, l’economia tornerà sulla traiettoria di crescita pre pandemia già all’inizio del prossimo anno. Paolo Gentiloni ha giustamente rivendicato uno straordinario successo. Per una volta le istituzioni dell’Ue e i suoi stati membri hanno risposto a una crisi senza precedenti senza fare errori di politica monetaria e fiscale.
Le buone notizie per l’Italia sono tre. Le previsioni sul pil sono sensibilmente migliori rispetto a primavera, con un più 6,2 per cento nel 2021 e 4,3 per cento nel 2022. L’aumento del pil nel 2023 è stimato a un livello decisamente superiore alla media dell’Italia nell’èra pre pandemia. Infine, insieme alla Francia, il nostro paese è diventato il motore della ripresa della zona euro.
La Commissione ha tagliato le stime per Germania e Spagna, che soffrono per le strozzature alla catena di approvvigionamento. Vedere la bandiera tedesca in fondo alla classifica con una crescita del 2,7 per cento è preoccupante, dati gli effetti secondari che potrebbe avere il mancato rimbalzo della Germania su altri paesi (tra cui l’Italia). Le strozzature alla catena di approvvigionamento sono uno dei “venti contrari” che secondo Gentiloni vanno monitorati.
Un altro è l’inflazione, che la Commissione ritiene ancora temporanea, nonostante sempre più analisti pensino sia persistente. Gentiloni ha anche ricordato il “contributo decisivo” del Recovery fund alla crescita di molti paesi, tra cui l’Italia che è il primo beneficiario. Per ricevere regolarmente gli esborsi si devono rispettare target e milestone del Pnrr. Anche se il governo Draghi “sta agendo con grande determinazione (...), è un’impresa difficile”, ha ricordato Gentiloni.