EDITORIALI

Il messaggio di Visco a Greta

Redazione

La finanza sostenibile è un alleato cruciale per la neutralità climatica

C’è uno spunto, tra gli altri, molto interessante nel discorso che il governatore della Banca d’Italia ha tenuto ieri a Milano al convegno annuale dell’Associazione europea del diritto bancario e finanziario. Parlando degli obiettivi di neutralità climatica che i paesi hanno fissato per contenere le emissioni di CO2, ribaditi poche settimane fa alla Cop26 di Glasgow, Ignazio Visco ha fatto riferimento al ruolo che banche e finanza sostenibile possono ricoprire per sostenere gli stati in questa grande trasformazione industriale, soffermandosi in particolare sul modo in cui produciamo, trasportiamo e utilizziamo energia. 


L’anno scorso i fondi sostenibili hanno più che raddoppiato i flussi in entrata rispetto al 2019 e quest’anno le emissioni di obbligazioni verdi o sostenibili ammontano a oltre 400 miliardi di dollari. Tuttavia, le ambizioni globali sul fronte climatico richiedono di mobilitare ancora più capitali: stima l’Agenzia internazionale dell’energia che entro il 2030 gli investimenti in tecnologie pulite dovranno triplicare affinché tutti i “bla bla bla” dei capi di stato e di governo diventino realtà.


Se la strada è tracciata, conviene dunque guardare agli ostacoli. Il più importante, ha notato Visco, riguarda la scarsa qualità delle informazioni sui rischi legati al clima, uno dei criteri su cui si fondano le scelte finanziarie degli investitori. Quello che manca è una definizione riconosciuta, trasparente e di facile consultazione su scala globale. Se si colmasse questa lacuna nei dati, anche grazie alle tecnologie digitali, le imprese più piccole potrebbero avere maggiori opportunità di raccogliere capitali a costi inferiori, velocizzando la realizzazione dei progetti necessari a raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica. Favorire l’incontro tra capitali e progetti sostenibili è una delle chiavi per accelerare la sfida epocale della transizione energetica. L’interesse della finanza non è che una buona notizia anche per Greta.