Bezos non è il Grinch dei vaccini

Nonostante gli ultimi due-tre secoli della storia dell’umanità, quelli del Grande arricchimento che hanno garantito a miliardi di persone una vita più lunga e confortevole, è ancora molto persistente la convinzione che la povertà sia colpa della ricchezza. “Bezos con la pandemia ha guadagnato 81 miliardi (come il costo mondiale della vaccinazione)”, titola il Corriere della Sera. Come se il fondatore di Amazon avesse sottratto al mondo i soldi che servono a comprare i vaccini.

Il dato è tratto dal solito rapporto annuale della ong Oxfam, che afferma che “il surplus patrimoniale, in termini reali, del solo Jeff Bezos nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) equivale al costo completo della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale con il costo per dose fissato al costo di produzione del vaccino a mRna di Pfizer”. Nel rapporto in lingua inglese, Oxfam si spinge oltre e propone di espropriare i dieci uomini più ricchi del mondo dell’incremento di ricchezza durante gli anni della pandemia per dare vaccini a tutto il mondo e una sanità universale e protezione sociale e finanziare la transizione ecologica e ridurre la violenza di genere in 80 paesi.

Si tratta di proposte e cifre che non hanno alcun senso. Perché non si capisce chi dovrebbe avere il diritto e il potere di tassare e redistribuire a livello globale. E si tratta di fenomeni che non hanno alcuna relazione: quando nel 2020 i patrimoni dei miliardari si deprezzavano a causa della pandemia, i poveri del mondo se la passavano ancora peggio. E quando nel 2019 Bezos perse il 25 per cento delle sue azioni Amazon (36 miliardi di dollari) per il divorzio, i poveri non migliorarono le proprie condizioni. Se, al contrario, durante la pandemia non ci fosse stata Amazon con le sue consegne a domicilio il mondo avrebbe avuto uno straricco in meno ma la vita per miliardi di persone sarebbe stata più difficile. Bezos è ricco per questa ragione, non per aver rubato i vaccini ai poveri.