non cedere ai diktat russi
Ecco il piano di razionamenti energetici per un inverno "delicato"
Tra rigassificatori e stoccaggi, per il ministro Cingolani arrivare preparati alla stagione fredda non è una sfida impossibile. I metodi accessibili a tutti per risparmiare soldi ed energia
Ieri mattina il metano ha smesso di circolare. Il NordStream 1 ha smesso di pompare gas verso l’Europa. È l’avvertimento di Putin portato a compimento. Dopo il taglio delle forniture del 15 per cento a giugno, ieri Gazprom ha annunciato che garantirà a Eni 21 milioni di metri cubi di gas alla giornata, invece dei 32 degli ultimi giorni. È questa la situazione italiana.
Una novità che, secondo il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, non è destinata a mettere in ginocchio il paese. Gli accordi già stipulati dal governo con Algeria, Angola, Qatar e Azerbaijan, insieme a quelli probabili futuri con Mozambico, Egitto e Israele, mettono l’Italia in una condizione di relativa sicurezza. È però necessario che vadano in porto i progetti sui nuovi rigassificatori – in modo da ricevere il gas liquefatto via nave – e sugli stoccaggi – per assicurarsi riserve adeguate. Se tutto andasse per il verso giusto, ci sarebbe da integrare il gas immagazzinato tramite qualche sacrificio. Stefano Venier, amministratore delegato di Snam (la società a controllo pubblico prima operatrice del settore), ha parlato di un 64 per cento degli stoccaggi già occupato. Si tratta perciò di provvedere a riempirli fino a raggiungere il 90 per cento della capienza entro l’anno.
Ciò significa acquistare il gas dal Gestore servizi energetici a prezzi calmierati dagli operatori che estraggono direttamente dal territorio nazionale. Nonché ricorrere a piccoli razionamenti per affrontare l’inverno, che Cingolani ha definito: “delicato”. Attraverso qualche sacrificio si risparmierebbero 2,7 miliardi di metri cubi di gas, mentre la bolletta media per famiglia si ridurrebbe di 178 euro all’anno. La ricetta è diminuire di un grado il riscaldamento (da 20 a 19 gradi) e di tenere accesi i termosifoni un’ora in meno al giorno spegnendoli 15 giorni prima. In questo modo si taglierebbe del 17,5 per cento il consumo energetico legato al riscaldamento.
Altre accortezze saranno usare meno acqua calda ed essere più oculati nell’impiego degli elettrodomestici. Questo garantirebbe 3,6 miliardi di metri cubi di gas in più all’anno. Se poi si sostituissero i vecchi elettrodomestici e climatizzatori con altri nuovi e più efficienti e si impiegassero le luci a Led se ne otterrebbero altri 0,4.