EDITORIALI
Lotta di classe e jet privati
Proibire i voli è illiberale, tassare le emissioni è più equo ed efficace: anche al Psg fanno le pulci sull'inquinamento
In Francia è esplosa la polemica sui jet privati. Lo “scandalo” più recente è stato il viaggio del Psg, la squadra di calcio di Parigi, che per la trasferta di Nantes è andata in aereo anziché in treno o pullman. Durante la conferenza stampa, alla vigilia della partita di Champions con la Juventus, alla domanda sulle critiche degli ecologisti sull’uso dei jet per le tratte brevi l’allenatore Christophe Galtier ha risposto ironicamente di valutare “un carro a vela per il prossimo viaggio”. La risposta ha fatto ridere il campione del Psg Kylian Mbappé, poi immediatamente attaccato per la sua insensibilità ambientale dopo che le immagini della sua risata hanno fatto il giro dei social. “La reazione di Galtier e Mbappé dimostra quanto siano lontani dalle questioni del riscaldamento globale”, ha detto il ministro della Transizione energetica Agnès Pannier-Runacher.
Molto più dura è stata la reazione del leader dei Verdi francesi, Julien Bayou, che vuole “bandire tutti i jet privati”. La stessa proposta è stata introdotta in Italia da Sinistra italiana ed Europa verde, alleati del Pd, che vogliono l’“abolizione dei jet privati”. E’ vero che i jet producono molte emissioni di CO2, ma i voli privati rappresentano solo il 4 per cento delle emissioni del traffico aereo, mentre tutta l’aviazione civile rappresenta il 2-3 per cento delle emissioni globali. L’abolizione dei jet privati non avrebbe quindi alcun impatto sostanziale sulla CO2 globale e appare semplicemente come una misura illiberale dettata da invidia sociale e camuffata da ecologismo. Una tonnellata di CO2 è uguale a ogni altra, indipendentemente dalla fonte che l’ha prodotta. Pertanto l’unica cosa che ha senso è tassare le emissioni allo stesso modo, allineando le accise sul jet fuel a quella degli altri carburanti se ci sono delle particolari agevolazioni. Chi inquina paga: è un principio liberale ed equo, oltre che più efficace della retorica della lotta di classe ambientalista.