la richiesta del governo

Cdm: il nuovo decreto Aiuti parte da 6,2 miliardi di maggiori entrate

Redazione

Il governo ha approvato la relazione al Parlamento per chiedere l'autorizzazione ad usare l'extragettito come base per il nuovo provvedimento di sostegno alle famiglie. Il testo in Aula settimana prossima 

Il Consiglio dei ministri riunito oggi ha approvato la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica sulla base di maggiori entrate pari a 6,2 miliardi di euro. Un tesoretto che nelle intenzioni del governo dovrà essere usato come base per tracciare il nuovo decreto Aiuti, il terzo in quattro mesi, l'ultimo licenziato a luglio, con l'obiettivo di sostenere famiglie e imprese nell'affrontare l'aumento dei prezzi energetici. Il governo presenterà dunque alle Camere la relazione per la relativa autorizzazione. Si tratta di maggiori entrate su cui il ministero dell'Economia e delle Finanze fa ricognizione da giorni, una somma inferiore alle attese ma ancora una volta ritagliato tra le pieghe di bilancio senza ricorrere a ulteriori scostamenti. 

Il voto per l'autorizzazione a procedere, a quanto si apprende, è stato fissato martedì 13 al Senato e giovedì 15 alla Camera. "Si tratta di un ritardo inaccettabile, del quale riteniamo debbano assumersi piena responsabilità le forze politiche che continuano a ostacolare in Parlamento l’azione del governo a favore dei cittadini in questo momento di estrema urgenza economica, dopo aver già bloccato la conversione del Decreto Aiuti di luglio", scrivono in una nota congiunta i ministri di Italia Viva e Azione, Elena Bonetti, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Il riferimento è al Movimento 5 stelle, che in Senato ostacola l'accordo per licenziare il provvedimento approvato a luglio da 17 miliardi, appeso a una serie di emendamenti sul Superbonus. "Questo atteggiamento irresponsabile tiene in ostaggio le imprese esponendole al rischio di chiusura e danneggia pesantemente la vita delle famiglie e dell’intero paese. Noi continuiamo a lavorare per sbloccare queste risorse il prima possibile e dare le risposte che la politica deve urgentemente ai cittadini", conclude la nota. 

Di più su questi argomenti: