Un contatore (Ansa)

la misura dell'unione europea

Cosa succede alle famiglie con taglio del 5 per cento ai consumi elettrici

Redazione

La richiesta europea annunciata ieri da Ursula von der Leyen lascia ampia discrezionalità agli stati. In Italia se ne occuperà il prossimo governo, che dovrà decidere le ore di picco in cui tagliare e se coinvolgere anche le aziende

Ieri durante il discorso sullo Stato dell'Unione Ursola von der Leyen ha presentato il pacchetto energia della Commissione per attutire l’impatto dell’aumento dei prezzi. Tra le misure ci sono la riduzione obbligatoria del 5 per cento dei consumi di elettricità nelle ore di picco, il tetto dei ricavi dei produttori di energia rinnovabile, nucleare e carbone, e il prelievo di solidarietà sulle società di idrocarburi.

 

Tra queste, la riduzione dei consumi è l'unica che potrebbe riguardare le famiglie. Tuttavia, non sono ancora chiare le modalità perchè dovrà essere prima recepita dai vari governi nazionali: in Italia probabilmente se ne occuperà l'esecutivo che si formerà dopo il 25 settembre. Ma cosa potrebbe cambiare per gli utenti con questa riduzione proposta dalla Commissione?

  

Cosa resta da decidere

Si dovrà scegliere in quali orari tagliare i consumi, le modalità con cui attuarli e gli utenti da coinvolgere, basandosi sulle indicazione di Arera, l'autorità di regolamentazione energia, reti e ambienti. Sarà compito del nuovo ministro della transizione ecologica (l'attuale, Roberto Cingolani, ha più volte detto di non volere un secondo incarico) stabilire in che modo applicare il piano.

 

Quanto e quando ridurre i consumi

Secondo i dati rilasciati da Terna e ripresi oggi dal Corriere, nella giornata di ieri il picco della potenza consumata, raggiunto intorno alle 11, è stato di 48,3 gigawatt: una riduzione del 5 per cento significherebbe rinunciare a circa 2,4 gigawatt a livello nazionale. Su base individuale, invece, la potenza comunemente a disposizione delle case è di 3 kilowatt: un taglio del 5 per cento imporrebbe un depotenziamento di circa 0,15 kilowatt: una diminuzione piccola che potrebbe anche lasciare invariati i comportamenti di molte famiglie.

 

Come fare i tagli

La riduzione della potenza dei contatori potrebbe essere attuata automaticamente dai distributori di elettricità sfruttando i contatori intelligenti. Questi sono circa 36 milioni, di cui circa la metà di seconda generazione, ma potrebbe essere necessario un aggiornamento dei software di gestione, che secondo alcune stime potrebbe richiede un paio di mesi per entrare in azione. Data l'ampia discrezionalità che il piano della Commissione lascia ai governi, quello italiano potrebbe decidere di coinvolgere anche il settore industriale, chiedendo piccole interruzioni dei servizi ricompensate da remunerazioni economiche per non gravare sui comportamenti delle utenze domestiche. 

 

Ridurre i consumi nelle ore di picco ha un doppio scopo per la Commissione: favorire la discesa del prezzo dell'elettricità e spingere gli utenti a spalmare in modo più omogeneo i consumi in modo tale da ridurre il rischio di sovraccarico della rete e quindi di blackout momentanei.

 

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