il fronte dell'energia
Pichetto Fratin: "Pronti a intervenire sui rialzi dei carburanti, ma la priorità è il caro bollette"
Sulla benzina: "I prezzi sopra i due euro sono speculazione. Ma se diventano strutturali il governo interverrà". La Finanziaria ha puntato sul gas, spiega il ministro. Tra rigassificatori e trivelle, la posizione dell'esecutivo Meloni
Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, difende le scelte del governo Meloni. Negli ultimi giorni, a far preoccupare è stato l'aumento del prezzo dei carburanti, che in certi casi ha superato la soglia psicologica di 2 euro al litro. Ma l'idea che l'aumento di prezzo si stabilizzi "oggi è solo speculazione", sostiene il ministro in un'intervista alla Stampa. E aggiunge: "Se i rialzi dovessero essere strutturali il governo è pronto a intervenire di nuovo". Per ora però, il lavoro sulla manovra portato a termine negli ultimi giorni del 2022, ha condotto all'azzeramento dei tagli sulle accise. "In sede di legge di Bilancio è stata una questione di priorità", sottolinea Pichetto Fratin: "Abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro [su 30, ndr.] contro il caro bollette". E su questo fronte i rincari non si fermano.
Secondo l'ultimo adeguamento delle tariffe, a dicembre ci sarà ancora un aumento per quanto riguarda il gas, nonostante il prezzo sui mercati internazionali sia sceso sotto i 70 euro/mWh. "Se questo trend sul prezzo del gas proseguisse", ha dichiarato il ministro, "a fine gennaio potrebbero esserci i primi risultati sulle bollette".
A influire positivamente ci sono anche le temperature miti di questo inverno: "Anche se fanno molto preoccupare il settore ambiente del ministero che guido, perché rappresentano in modo tangibile gli effetti del cambiamento climatico che stiamo combattendo, ci hanno consentito di consumare meno gas e di tenere alti i depositi". Un altro segnale positivo per la tenuta del sistema è il via libera sui rigassificatori: "I tempi per Piombino e Ravenna saranno rispettati". Forniranno ognuno 5 miliardi di metri cubi di gas essenziali per la sicurezza energetica italiana dei prossimi anni.
Dal fronte delle opposizioni, i partiti portano avanti due cavalli di battaglia: il primo che si scaglia contro l'aumento dei prezzi del carburante e il secondo che si oppone alle trivellazioni. Da una parte, la sinistra accusa il governo di aver utilizzato fondi della Finanziaria per ampliare la "flat tax", trascurando il taglio delle accise, ma su questo il ministro ribatte che la tassa piatta "era all'interno del nostro programma di coalizione di governo" e che il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti sta già lavorando a una riforma del fisco in senso più ampio. Dall'altra, l'opposizione conduce una lotta per impedire nuove trivellazioni. Su questo punto, la risposta di Pichetto Fratin mette in primo piano la necessità di aiutare le imprese italiane - "che hanno bisogno di gas per continuare le loro produzioni di eccellenza" -, per poi chiosare: "Nessuna nuova autorizzazione del governo provocherà alcun danno all'ambiente".