Editoriali
Fra prezzi in discesa e stoccaggi pieni, Putin ha già perso la guerra del gas
Dopo una prima fase in cui l’esplosione dei costi ha più che compensato la contrazione dei volumi esportati, le entrate di Mosca stanno scendendo clamorosamente
È un inverno molto diverso da come Vladimir Putin se l’immaginava dopo il taglio delle forniture di gas deciso in seguito all’appoggio europeo all’Ucraina. L’Europa non è al freddo, gli stoccaggi sono pieni e il prezzo del gas è sceso attorno a 55 euro/MWh, il livello più basso da settembre 2021 (molto prima dell’invasione russa). È andata molto diversamente anche rispetto ai timori peggiori dell’Unione europea, che ha passato mesi a discutere animosamente sul price cap che infine è stato fissato a un livello 180 euro/MWh, che è oltre il triplo dell’attuale prezzo di mercato. La strategia del Cremlino di usare il metano come un’arma per ricattare l’Europa, colpire la sua economia, dividerla e infine costringerla ad abbandonare l’Ucraina non ha funzionato. Non solo. Si è ritorta contro lo stratega. Perché dopo una prima fase in cui l’esplosione dei prezzi ha più che compensato la contrazione dei volumi esportati, le entrate di Mosca stanno scendendo clamorosamente.
L’analista dell’Ispi Matteo Villa segnala come la Russia ora incassi dalla vendita di gas all’Europa un terzo rispetto ai livelli pre-guerra. E anche in termini di volumi, l’export di Gazprom verso l’Europa ha raggiunto nel 2022 il punto più basso dal crollo dell’Urss. Secondo i dati diffusi dal ceo Alexei Miller, la Russia l’export di gas nel 2022 è stato di appena 101 miliardi di metri cubi, quasi la metà rispetto ai 185 miliardi del 2021. E non si tratta di una crisi congiunturale, ma di un problema strutturale per Gazprom e per Mosca. Perché, a differenza del petrolio, il gas che non verrà più esportato in quei volumi all’Europa non potrà essere venduto alla Cina. In primo luogo per mancanza di infrastrutture e in secondo luogo perché Pechino, soprattutto ora che ha un enorme potere negoziale, paga il gas molto meno rispetto all’Europa. Putin sta perdendo la sua guerra d’inverno.