editoriali
Le falsità sui bonus edilizi di Travaglio, avvocato dell'Avvocato del popolo
Il direttore del Fatto è convinto che le critiche alla misura dipendano solo dal fatto che l'autore sia Conte. Ma per difendere il capo del M5s usa argomenti sbagliati: dal ruolo di Gentiloni alla dimensione delle frodi. Un fact checking
Oltre che dal credito d’imposta, il Superbonus è dopato da disinformazione al 110 per cento. Non si tratta semplicemente delle favole del bonus “che si ripaga da solo”, come se fosse una specie di macchina del moto perpetuo. Ma di affermazioni fattualmente false. Marco Travaglio, ad esempio, che è convinto che la misura sia “un’idea geniale” è convinto che le critiche – peraltro finora quasi assenti – sono esclusivamente dovute al fatto che l’autore sia stato Giuseppe Conte. E’ per dispetto al M5s, insomma, che c’è chi “straparla di buchi” di bilancio. E come esempio cita il fatto che i giornali parlino di “frodi” anche se queste riguardano il “Bonus facciate di Gentiloni (ma sì, il commissario Ue) e Franceschini, le truffe sono meno della metà e riguardano il Superbonus solo per l’1 per cento”.
Ma l’arringa difensiva dell’avvocato dell’Avvocato del popolo si basa su affermazioni completamente fasulle. In primo luogo non è vero che il Bonus facciate sia di Gentiloni: il commissario europeo ed ex premier non c’entra nulla. L’idea è sì di Franceschini, ma lo sconto per rifarsi le facciate pagate al 90 per cento dello stato fu introdotto nella legge di Bilancio 2020, governo giallorosso. Quindi se il genitore 1 dell’obbrobrio è Franceschini, il genitore 2 è Conte. Quanto alle truffe, poi, è vero che riguardano prevalentemente il Bonus facciate. Ma esse esplodono – come hanno evidenziato più volte il Mef, l’Agenzia delle entrate, la Guardia di Finanza e la Banca d’Italia – per l’intersezione tra i bonus edilizi e la cessione illimitata dei crediti, meccanismo mai esistito e introdotto nel dl Rilancio insieme al Superbonus. E’ questa novità normativa, definita dal M5s come il vero motore del Superbonus, che ha innescato la lievitazione dei prezzi e prodotto le più grandi frodi della storia della Repubblica, che prima non esistevano. In questo mare di falsità e mistificazioni, l’unica cosa corretta nella difesa di Conte da parte di Travaglio è l’autodenuncia contenuta nel titolo del suo editoriale sul Fatto quotidiano: “Superbonus e malafede”.