Foto Ansa

verso il cdm del 1* maggio

Giorgetti: "Soglia fringe benefit più alta per chi ha figli". Convocati i sindacati

Redazione

Il ministro dell'Economia annuncia un provvedimento d'urgenza per finanziare con i margini di bilancio disponibili agevolazioni fiscali ai lavoratori con figli. La misura potrebbe trovare spazio nel decreto Lavoro, sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Domenica l'incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti sindacali

Inizia a prendere forma la politica di agevolazioni fiscali del governo Meloni per le famiglie con figli. Una prima misura finanziata con i margini di bilancio disponibili servirà a innalzare il limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli. È quanto ha annunciato oggi il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a un question time alla Camera. I fringe benefit sono quei compensi erogati sotto forma di beni e servizi, come per esempio i buoni pasto o le vetture aziendali, ma anche le polizze assicurative o l'assistenza sanitaria, e vengono tassati quando il loro valore supera una certa soglia. Per l'anno in corso questa soglia è fissata a 258,23 euro, ma nel corso del 2022 era stata innalzata a 3.000 dal decreto Aiuti Quater.

Accanto a questo intervento, il governo introdurrà un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, finanziato anche in questo caso dai margini di bilancio disponibili. Le misure troveranno spazio in "un provvedimento d'urgenza", ha detto Giorgetti, che potrebbe essere il decreto Lavoro atteso per il 1° maggio in Consiglio dei ministri. 

Il governo, ha annunciato il ministro, "destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli". Con queste misure il governo intende perseguire "il duplice scopo di incrementare i redditi reali delle famiglie e al contempo limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale", ha aggiunto.

Nel Consiglio dei ministri convocato per il 1° maggio troveranno spazio le misure su fisco, lavoro e politiche sociali del decreto Lavoro, su cui il governo intende dirottare i 3,4 miliardi di maggior deficit programmatico previsto per il 2023. Alla vigilia del Cdm, domenica 30 aprile, la premier Giorgia Meloni incontrerà i sindacati insieme al ministro Giorgetti, la ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.

 

Di più su questi argomenti: