(foto Ansa)

editoriali

La nuova vita di Ita con Lufthansa

Redazione

Formalizzato l'accordo con la compagnia tedesca. Intanto la Corte di Giustizia europea boccia gli aiuti dati dall'Italia alle compagnie aeree durante il Covid

Il matrimonio tra Ita e Lufthansa è una decisione logica, dopo anni di tentennamenti. E’ chiaro che il vettore italiano da solo sul mercato post-Covid non avrebbe resistito a lungo e che solo un’integrazione in un grande gruppo europeo può dare un futuro al vettore. Questa decisione arriva con molto ritardo da parte della politica che ha sempre avversato l’integrazione in nome dell’italianità. L’integrazione non sarà un processo semplice, ma Lufthansa ha esperienza nel portare avanti queste operazioni, visto il successo con altre compagnie aeree in passato. L’operazione inoltre può contare su un partner molto forte come l’aeroporto di Fiumicino, che recentemente ha ottenuto il riconoscimento di essere uno dei migliori aeroporti al mondo. Il lungo raggio da questo aeroporto dovrà essere sviluppato e Ita può riuscirci anche grazie alla forza che ha Lufthansa a livello globale. Tale decisione è politica ed è corretta, al contrario di tutte le decisioni  prese in passato.

 

Proprio oggi la Corte di giustizia dell’Unione europea ha affermato che il governo Conte ha sbagliato proprio nel settore aereo; stiamo parlando degli aiuti dati alle compagnie aeree nel 2020 durante la pandemia. Questa decisione non sorprende dato che gli aiuti dovevano essere dati a tutte le compagnie e non solo a quelle che avevano un requisito del trattamento retributivo minimo. Tuttavia, quella decisione fu effettuata cercando di aiutare solo alcune compagnie, mirando ad escluderne altre, con un importo di 130 milioni di euro. E la decisione della Corte di giustizia condanna la Commissione che ha avallato una decisione del genere del governo italiano. La pandemia ha avuto degli effetti enormi sul settore e gli effetti non sono stati registrati solo per il 2020 e il 2021, ma anche nel 2022 dato che questo settore in Italia ha visto circa 30 milioni di passeggeri in meno rispetto al 2019 secondo i dati di Assaeroporti. In questo panorama complesso, Ita insieme a Lufthansa può avere un futuro, anche se le difficoltà rimangono e l’incognita della politica rimane elevata.

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