editoriali
In Italia la produttività del lavoro al palo da decenni
Si parla di salario minimo, ma non del perché la crescita dei salari è al minimo
La crescita appena sopra lo zero dell’economia italiana nel terzo trimestre (0,1 per cento) rilevata dall’Istat rende solida la previsione del pil a +0,7 per cento nel 2023. Il risultato è però comunque di una crescita molto più bassa rispetto agli altri paesi del sud dell’Europa, Portogallo, Spagna e Grecia. L’Italia, insomma, sembra tornare al suo standard di bassa crescita. Così che viene da domandarsi quale sia la ragione. E’ sempre la stessa: la scarsa produttività, in particolare di quella del lavoro. Secondo l’Istat, negli anni che vanno dal 2014 al 2022, il rapporto tra valore aggiunto e ore lavorate è aumentato in Italia solo dello 0,5 per cento contro l’1,3 per cento della media dell’Unione europea. Nel 2022 la produttività del lavoro è addirittura diminuita dello 0,7 per cento (c’è anche chi fa peggio, nello stesso anno in Francia il dato cala del 2,5 per cento).
Ma è al lungo periodo che bisogna guardare, come ha fatto anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ricordando nel suo primo intervento pubblico che l’Italia “viene da due decenni di stagnazione della produttività del lavoro” e che questo dipende da una deludente dinamica della produttività totale dei fattori, vale a dire tecnologia, organizzazione del lavoro, innovazione e capacità di espansione delle imprese. Ma a prescindere da quali siano le cause e dal fatto che un tale andamento andrebbe corretto per evitare, come dice Panetta, di condizionare lo sviluppo dell’Italia anche negli anni a venire, sorprende come il tema della scarsa produttività del lavoro non emerga quasi mai nel dibattito politico. Sebbene la bassa crescita dei salari sia il problema principale, le soluzioni proposte sono il salario minimo a sinistra e l’estensione della contrattazione collettiva a destra. Ma i salari non possono aumentare per decreto. Nel medio-lungo termine il fattore che fa crescere gli stipendi è il produttività, ciò che è al palo da decenni. Esattamente ciò di cui la politica e i sindacati evitano di parlare.