Editoriali
Il fiuto dell'ottimismo di Wall Street, nonostante guerre ed elezioni da panico
Le ragioni degli investitori fiduciosi lasciano intravedere un mercato azionario più forte e fiducioso, consapevole di una forza in grado di prescindere dagli eventi
Wall Street è ottimista e squassa le ombre che si erano estese nel 2023 riguardo al mercato azionario. A ben guardare la sfiducia sembrava quanto mai condivisibile: elezioni velenose che potrebbero cambiare assetti internazionali e alleanze – innanzitutto negli Stati Uniti – la guerra in Europa, la guerra in medio oriente. Ma il mondo, i suoi conflitti e i suoi cicli non hanno spaventato gli investitori, che si sono invece dimostrati convinti che la Federal Reserve, la Banca centrale americana, stia per terminare la lotta contro l’inflazione, sia prossima a porre fine ai rialzi dei tassi di interesse. Si aspettano che arrivi presto il taglio del costo del denaro e che questo cambi le dinamiche interne al mercato seguendo logiche che sembravano impensabili nei mesi passati di un 2023 poco ottimista. L’economia americana, nell’anno che si è appena concluso, è andata meglio del previsto, la recessione attesa non è mai arrivata, il valore delle azioni è aumentato, alimentato, secondo il Wall Street Journal, anche dall’euforia per l’intelligenza artificiale. L’anno che si attendeva nefasto, si è invece concluso con un rialzo che ha spinto azioni, obbligazioni, oro e anche criptovalute, mentre i rendimenti delle obbligazioni societarie rischiose sono scesi.
L’ottimismo degli investitori è inaspettato, non vuol dire che i rischi sopra citati, guerre ed elezioni che possono portare a cambiamenti nella politica fiscale, non siano presi in considerazione, ma che ci sono le basi per pensare a un mercato azionario più forte e fiducioso, nonostante tutto, pronto a percepire già la fine delle politiche monetarie restrittive e consapevole di una forza in grado di prescindere dagli eventi. L’ottimismo degli investitori è anche un premio per le decisioni economiche di Joe Biden e avrà un peso nella corsa elettorale temutissima non soltanto negli Stati Uniti. A volte, è quello che bisogna guardare per carpire i segnali positivi che magari sfuggono alla politica.