L'inflazione continua a scendere, dice Lagarde. La Bce è fiduciosa che torni sotto il 2

Redazione

"Sui tassi guarderemo i dati", sostiene la presidente dell'Eurotower. "Le prossime Europee sono un'opportunità per un programma ambizioso sulla nostra unione economica e monetaria"

"Nel complesso, i dati confermano il processo di disinflazione in corso e questo processo continuerà secondo le previsioni, portandoci ancora più in basso nel 2024". La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in audizione davanti alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, spiega che "l'impatto degli shock al rialzo passati si attenua e le rigide condizioni di finanziamento contribuiscono a spingere verso il basso l'inflazione". La Bce è fiduciosa che l'inflazione torni al di sotto della soglia del 2 per cento. "Secondo l'ultima stima flash, è scesa al 2,8 per cento a gennaio 2024 dopo essere aumentata di mezzo punto percentuale a dicembre. Il rimbalzo
di dicembre era ampiamente previsto, ma è stato più debole del previsto", aggiunge Lagarde.

 

Sui tassi di interesse, l'Eurotower "continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizioni, tenendo conto delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e la solidità della trasmissione della politica monetaria". Nell'area euro i tassi di interesse "sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l'inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2 per cento".

  

"L'attività economica dell'eurozona è stata piuttosto debole nel 2023 e questa debolezza ha caratterizzato tutti i settori. Ma gli indicatori prospettici segnano una ripresa nel prossimo anno". I dati economici continuano a mostrare una stagnazione del pil negli ultimi mesi, una debolezza "diffusa in tutti i settori, dall'edilizia all'industria manifatturiera, fino ai servizi", anche se "alcuni indicatori prospettici delle indagini indicano una ripresa nel prossimo anno", ha poi concluso Lagarde.

    

"I motivi per rafforzare la nostra moneta unica sono più forti che mai", ha aggiunto la presidente della Bce. "Le prossime Europee saranno un'opportunità per un programma ambizioso sulla nostra unione economica e monetaria. È essenziale che tutte le forze politiche colgano questa opportunità per assicurare che l'Europa possa rispondere alle sfide che abbiamo davanti". "I primi 25 anni della moneta unica sono stati un successo ma non tutti i traguardi dell'unione monetaria sono stati raggiunti".