editoriali
L'Unione europea volta le spalle ai rider
Salta l'approvazione della direttiva a tutela dei lavoratori delle piattaforme digitali, sotto il peso degli interessi delle compagnie e la paura dei governi
L’Europa lascia per strada (e questa volta nel vero senso della parola) oltre trenta milioni di lavoratori, tra i più deboli e meno tutelati del continente. La nuova direttiva per la protezione dei lavoratori delle piattaforme digitali, ovvero rider e autisti di app come Deliveroo, Uber e Glovo, fallisce per la seconda volta l’approvazione finale degli stati membri.
Alla riunione di venerdì tra gli ambasciatori Ue, Francia, Germania, Grecia ed Estonia hanno formato una cosiddetta minoranza di blocco non votando il testo, nonostante fosse una versione annacquata del testo già rigettato una volta a dicembre. I quattro non sono paesi a caso, Parigi e Berlino ospitano il grosso del tessuto delle Start Up europee mentre nella piccola Tallinn ha sede Bolt, il principale concorrente di Uber in Ue. Roma invece ha votato a favore.
Nessuno prima d’ora aveva mai quantificato il numero di lavoratori che ogni mattina prendono ordini da un algoritmo sul loro telefonino: oltre 30 milioni spiega la direttiva Ue, di cui più di 5 hanno un rapporto di lavoro esclusivo. Il dietrofront dei governi rappresenta a tutti gli effetti il fallimento di quella che è stata definita una delle più grandi contrattazioni collettive della storia dell’Europa. Lo scopo della direttiva era far sì che rider, autisti e altri prestatori di servizi delle app più comuni vedessero il loro rapporto lavorativo riconosciuto, evitando i casi di lavoro autonomo fittizio.
Le nuove regole infatti introducevano una presunzione di lavoro subordinato che scattava all’emergere di elementi specifici quali il controllo e la direzione del lavoratore. Il testo poi aggiungeva una piccola rivoluzione affidando l’onere della prova all’azienda e non al lavoratore, nel caso in cui la piattaforma decidesse di confutare la nuova condizione lavorativa. Colpito per la seconda volta ora il testo rischia seriamente di affondare, silurato dagli interessi delle compagnie e dalle paure dei governi di vedere i loro unicorni fare le valigie e scappare altrove.