Giancarlo Giorgetti - foto Ansa

Editoriali

I nuovi pisolini del Ragioniere dello stato

Redazione

L’Istat certifica una spesa fuori controllo nel 2023 a causa del Superbonus. Il Mef e la Ragioneria hanno sballato (di nuovo) le previsioni di 2 punti di pil: 40 miliardi di euro

La domanda da porsi, a questo punto, è se in Italia esista un ragioniere dello stato. Perché la revisione dei conti pubblici appena effettuata dall’Istat suggerirebbe di no. L’istituto di statistica ha rivisto al rialzo la crescita  nel 2022 (+0,3 punti) e anche nel 2023 (+0,9 per cento), con un debito pubblico in discesa al 137,2 per cento. Ma si tratta di revisioni marginali. Ciò che invece sconcerta, e dovrebbe richiedere dei chiarimenti istituzionali, è la certificazione del deficit del 2023 al 7,2 per cento, in peggioramento di quasi 2 punti di pil rispetto alle previsioni del governo (5,3 per cento). Vuol dire, cioè, che rispetto alla Nadef – elaborata dal governo il 27 settembre – dopo soli tre mesi l’indebitamento si è rivelato superiore di quasi 40 miliardi di euro. Quasi quanto due leggi finanziarie. “I numeri ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del Superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive”, ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ma il problema è ben peggiore.
 

Già nella Nadef, il Mef aveva rivisto  in peggioramento il deficit dell’1,1 per cento del pil rispetto al Def di pochi mesi prima, sempre per “l’impatto di bilancio dei crediti d’imposta legati al Superbonus”. Vuol dire che alla fine del 2023, rispetto alle stime iniziali, le previsioni si sono rivelate sballate di 3 punti di pil: 60 miliardi. E la cosa più grave è che il Dipartimento finanze del Mef e la Ragioneria dello stato non sembrano essersi affatto accorti della spesa fuori controllo, fino a che non l’ha comunicato l’Istat. Stime completamente sbagliate e monitoraggio assente. Ormai è un problema strutturale, visto che dal 2020 sui bonus edilizi – errore dopo errore – il ragioniere dello stato, Biagio Mazzotta, ha cannato i conti di oltre 100 miliardi di euro: un disastro che peserà sul bilancio pubblico e sul finanziamento del debito per i prossimi cinque anni. C’è qualcuno che ne chiede conto a Mazzotta? E Giorgetti pensa di gestire il bilancio dell’Italia con una Ragioneria senza credibilità?
 

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