le dichiarazioni
Gentiloni avverte il governo: "Per il Pnrr nessuna proroga oltre il 2026"
Il commissario europeo risponde al ministro Giorgetti ricordando che non sono ammessi ritardi nell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E invita gli Stati membri ad accellerare
“La scadenza del 2026 per il Pnrr è fissa”, Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, riferendosi alle tempistiche necessarie all'attuazione dei Piani di ripresa e resilienza nazionali. Non sono ammessi ritardi, dunque. E' una risposta alle parole del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che ieri aveva auspicato un allungamento dei tempi. "Terminare tutto entro il 2026 non è che sia qualcosa che vada nella direzioni dell'efficienza degli interventi. Va bene lo sprone a fare presto ma bisogna anche fare bene. Non è che non vogliamo rendicontare ma non bisgna avere un'attenzione maniacale ai processi senza considerare i risultati", aveva detto Giorgetti. L'occasione per Gentiloni è stato il convegno “Strumento di ripresa e resilienza, investimenti strategici e riforme europee”, tenutosi a Bruxelles, in cui l'ex primo ministro ha approfittato per ricordare che “siamo a metà del percorso, ma è stato erogato meno di un terzo dei fondi”. Anche perché, continua, “gran parte del 2021 è stata dedicata ai piani negoziabili” e che “la fase di attuazione effettiva è durata più di un paio d'anni, molto meno per alcuni Stati membri”.
Gentiloni insiste sulla necessità di un mantenimento costante dei ritmi di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza - che di recente, in Italia, ha causato forti lamentale da parte delle regioni per il taglio nella missione “sanità” “Entro la fine di quest'anno, la nostra aspettativa è che oltre la metà di tutti i traguardi e gli obiettivi sarà stata raggiunta", dice Gentiloni. Che conclude: “Pertanto, è fondamentale che in questa seconda metà gli Stati membri mantengano lo slancio e accelerino dove necessario”.