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Il Fmi promuove Milei: l'Argentina riceve 800 milioni di dollari

Redazione

“Obiettivi raggiunti, va meglio del previsto”, attesta il Fondo monetario internazionale nella revisione del programma di finanziamento del debito. L'unica speranza di ricevere indietro di soldi è che il presidente abbia successo

Javier Milei resta per molti versi un’incognita, ma secondo il Fondo monetario internazionale ha superato gli obiettivi economici concordati. E dunque l’Argentina riceverà 800 milioni di dollari, quando il consiglio di amministrazione del Fmi approverà l’ottava revisione del programma di finanziamento del debito. Valutando infatti il programma economico lanciato dal presidente argentino a dicembre, lunedì il Fmi ha annunciato che l’esecutivo argentino ha ottenuto “risultati migliori del previsto” nell’ottava revisione tecnica del programma concordato per il primo trimestre dell’anno.

“Tutti i criteri di performance sono stati superati”, attesta una nota. “Sono state raggiunte intese sulle politiche per continuare a ridurre l’inflazione, ricostituire le riserve internazionali, sostenere la ripresa e mantenere il programma saldamente sulla buona strada”. In particolare, è evidenziato tra i risultati raggiunti il ​​primo surplus fiscale trimestrale del paese in 16 anni: 3,8 trilioni di pesos (circa 4,25 miliardi di dollari), che equivalgono allo 0,6 per cento del piul argentino. Il Fmi ha inoltre osservato che le autorità argentine “hanno compiuto sforzi significativi per espandere l’assistenza sociale alle madri e ai bambini vulnerabili, nonché per proteggere il potere d’acquisto delle pensioni” e hanno riscontrato progressi nell’espansione del “sostegno politico e sociale” per l’aggiustamento fiscale e la “lotta contro interessi radicati”. L’Argentina aveva ricevuto un prestito di 44 miliardi di dollari dal Fmi nel 2018 sotto la presidenza di Mauricio Macri, ma non era riuscita a restituirlo nei tempi concordati. Nel marzo 2022, il suo successore, il peronista Alberto Fernández, aveva firmato un accordo per rifinanziare il debito che prevedeva obiettivi di riduzione del deficit fiscale, accumulo di riserve e limiti all’emissione monetaria mai raggiunti. L’unica speranza per il Fmi di ricevere indietro i soldi prestati all’Argentina è che Milei abbia successo.

 

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