le dichiarazioni

Lagarde: "L'Europa cresce ma la discesa dei tassi non sarà lineare"

La presidente della Bce parla con alcuni giornali internazionali, tra cui Il Sole 24 ore, e dice: "Non abbiamo ancora concluso il ciclo di politica monetaria restrittiva". Sulle nuove regole di bilancio: "Necessario che tutti gli stati le rispettino"

Per l'area euro "le prospettive di crescita sono migliorate" e per questo la Bce ha "preso la decisione appropriata, ma non significa che i tassi di interesse siano su un percorso di discesa lineare". Così la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, commenta la recente decisione dell'Eurotower di tagliare i tassi di interesse di 0,25 punti. Lagarde parla al Sole 24 Ore e ad altri quotidiani e in una lunga intervista traccia le prospettive dell'area euro. 

Sui tassi "non siamo vincolati a un percorso prestabilito. Rivaluteremo la situazione a ogni tappa del percorso", ribadisce la presidente della Bce, sottolineando che "non abbiamo ancora concluso il ciclo di politica monetaria restrittiva. Se consideriamo i tassi di interesse reali, siamo ancora in territorio restrittivo e dovremo restarvi per tutto il tempo necessario a riportare l'inflazione al 2 per cento".

 

Al momento, secondo la presidente dell'Eurotower, "abbiamo ritenuto che la disinflazione fosse avanzata a sufficienza", ma "il punto debole rimane l'inflazione che ha colpito il settore dei servizi". L'obiettivo resta quello di portare l'inflazione sulla soglia del 2 per cento e secondo Lagarde ciò sarà possibile nel 2025 anche se, aggiunge, "sappiamo che non sarà una strada facile da percorrere".

Quanto alle prospettive di crescita, secondo Lagarde "sono migliorate e lo abbiamo rilevato in alcuni dati". In particolare, "la disoccupazione è in calo e l'occupazione in rialzo. Le retribuzioni aumentano e l'attività è in crescita, mentre l'inflazione diminuisce". Il risparmio è ancora molto elevato, ma le persone spendono di più, c'è una ripresa degli investimenti "non molto forte, ma presente". Il settore delle costruzioni "ha continuato a lavorare" e "i costi di finanziamento hanno iniziato a scendere. Sono tutti esempi che fanno pensare che l'economia si rafforzerà" dice.

 

Lagarde si sofferma poi sulle nuove regole di bilancio sottolineando che "mi preme che quanto faticosamente concordato sia di fatto attuato e rispettato". Aggiunge di credere "fermamente nella necessità di un'unione dei mercati dei capitali. È indispensabile agire tempestivamente dall'alto e adottare un approccio organico". Ma "dotarsi di un corpus unico di norme richiederà tempo. La domanda da porsi è: come mantenere lo slancio? Un quadro di riferimento rivisto per le cartolarizzazioni potrebbe essere un buon punto di partenza".

Tra gli altri punti c'è la valutazione sul Next Generation Eu: "Il programma è stato certamente utile. E dal punto di vista della governance ha rappresentato uno spartiacque". Ma se sia stato di successo o meno "è troppo presto per dirlo".

Infine, sulle mosse della Bce rispetto a quelle della Fed, Lagarde osserva che "già altre volte in passato la Bce e la Federal Reserve non hanno agito di pari passo. Dobbiamo seguire i nostri rispettivi mandati, e al momento i nostri fondamentali sono diversi. La nostra reazione dipende dalle nostre rispettive economie. Ma teniamo conto degli effetti di propagazione".