editoriali

Nozze vicine tra Ita e Lufthansa

Redazione

Il matrimonio tra l'ex Alitalia e il vettore tedesco appare sempre più vicino. Si tratta sicuramente di un successo del governo. Ma bisogna fare in modo che funzioni, altrimenti si rischia il divorzio e che Ita torni a casa al Mef

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha usato una metafora matrimonialistica: le “tanto sospirate nozze” tra Ita Airways e Lufthansa sono quasi fatte: “Credo che convoleremo a nozze, però tutto può essere... Sono convocati sposi e testimoni, però potrebbe anche non presentarsi il Don Abbondio della situazione”. Il Mef in questi giorni ha lavorato duramente per superare le resistenze e le obiezioni dell’Antitrust europeo.

 

A quanto pare da indiscrezioni dei giorni scorsi riportate dal Corriere della Sera e oggi dall’Ansa, la Commissione europea ha adottato, a livello tecnico, il suo primo orientamento positivo informale sull’acquisizione dell’ex Alitalia da parte del vettore tedesco, anche se il verdetto ufficiale sarà reso noto entro il 4 luglio. In questi giorni ci sarebbero stati “progressi decisivi” sulle richieste europee che riguardano la tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate (con la cessione di diversi slot) e sui collegamenti di corto raggio tra l’Italia e i paesi hub di Lufthansa (Germania, Svizzera, Austria), con l’apertura delle rotte alle compagnie rivali.

 

Ma, soprattutto, ci sarebbe un’intesa sui voli intercontinentali e sull’alleanza transatlantica da cui Bruxelles voleva escludere Ita per sempre. Italia e Germania sarebbero riuscite a portare la Commissione a più miti consigli, con una sospensione di due anni dalle attività transatlantiche.

 

E’ un importante successo per il ministro Giorgetti, il padre di una sposa incapace di badare a se stessa e incapace di attrarre altri pretendenti, anche perché senza una dote ricca. Anzi. Lufthansa entra come socio di minoranza e se le cose non vanno come devono andare potrà sempre fare un passo indietro. Il matrimonio, più vicino, è sicuramente un successo del governo. Ma bisogna fare in modo che funzioni, altrimenti si rischia il divorzio e che Ita torni a casa al Mef.