Editoriali
Le imprese perdono l'ottimismo: il report di Bankitalia
Arriva un peggioramento dell’economia? Da una rilevazione della Banca d'Italia emerge che le aziende con almeno 50 addetti vedono un peggioramento delle condizioni generali del paese: non è un segnale allarmante ma una spia da tenere d'occhio
Le imprese con almeno 50 addetti, quindi si sta parlando di un livello medio-alto, vedono un peggioramento delle condizioni generali del paese, mentre le aspettative sull’inflazione restano invariate. È quanto emerge dall’ultima analisi della Banca d’Italia secondo cui nel secondo trimestre di quest’anno gli operatori economici hanno peggiorato le loro valutazioni sulla crescita economica influenzati dai prezzi delle materie prime energetiche e dall’incertezza economica e politica. Le condizioni per investire, emerge dalla rilevazione, rimangono negative mentre le condizioni di accesso al credito sono invariate, interrompendo un ciclo negativo che va avanti dal 2021. La quota delle aziende che prevede un aumento della spesa per investimenti nel 2024 rispetto all’anno precedente è di 13 punti superiore a quella di chi ne prevede una riduzione, dunque c’è ancora ottimismo ma nel complesso si registra un peggioramento del sentiment che è destinato poi a riflettersi nelle decisioni di investimento.
La dinamica della domanda è positiva nei servizi e nelle costruzioni, ma si conferma sfavorevole nell’industria in senso stretto (è in questo settore che incide maggiormente il prezzo delle materie prime). Si tratta di un segnale non particolarmente allarmante ma è comunque la spia di un possibile peggioramento della crescita economica del paese che risulta sorprendente in una fase in cui dovrebbero avvertirsi, invece, le ricadute positive dell’attuazione del Pnrr. Per la verità, la stessa Bankitalia poco tempo fa aveva pubblicato un rapporto in cui le imprese già lo scorso anno avevano prefigurato un rallentamento nel 2024 per quanto riguarda investimenti, prezzi di vendita e occupazione e quella arrivata oggi rappresenta la conferma. È presto per dire se e quanto inciderà il dato sulle previsioni del pil dell’Italia per quest’anno (variano dallo 0,8 all’1%) sulla cui base saranno definite le politiche di bilancio e il percorso di rientro del debito. Intanto, questo è sicuro, il mondo delle imprese vede meno rosa.