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I numeri di Nvidia crescono, ma le Borse non si fidano. Una ragione c'è

Redazione

Cosa non funziona tra mercati e AI. Secondo alcuni osservatori, la trimestrale è stata ottima ma non perfetta, riferendosi alla scarsa visibilità sulla produzione futura di ricavi in un settore in cui l'azienda di Santa Clara è avanti a tutti gli altri competitor

Nonostante i progressi stupefacenti dell’intelligenza artificiale – il video di Donald Trump e Kamala Harris che camminano mano nella mano e si abbracciano e si baciano come due innamorati ne è un esempio – il rapporto tra il mercato e le società che operano in questo settore è alquanto contrastato.

 

Come si spiega, altrimenti, il fatto che Nvidia, il titolo hi tech più importante al mondo, è scivolato pesantemente mercoledì sera a Wall Street dopo che l’azienda di Santa Clara ha annunciato risultati del secondo trimestre che battono tutte le attese? E ieri, in apertura della Borsa americana, gli investitori hanno continuato a vendere azioni invece di acquistarne. Eppure, i ricavi del secondo trimestre (30 miliardi di dollari) sono in rialzo del 15 per cento rispetto a quello precedente e del 122 per cento rispetto a un anno prima, contro le attese di 28,7 miliardi. L’utile (68 centesimi per azione) è in aumento rispettivamente dell’11 per cento e del 152 per cento, contro i 64 per cento del consensus. Per l’attuale trimestre sono attesi ricavi pari a 32,5 miliardi di dollari contro una stima media di 31,77 miliardi. Grazie all’incessante ritmo di sviluppo, dal 2022 la capitalizzazione di Nvidia è aumentata di oltre nove volte diventando, per un breve periodo di tempo, la società a maggior valore nel mondo, superando Microsoft e Apple.

 

Nonostante tutto, c’è qualcosa che non convince. Secondo alcuni osservatori, la trimestrale di Nvidia è stata ottima ma non perfetta, riferendosi alla scarsa visibilità sulla produzione futura di ricavi in un settore in cui Nvidia è avanti a tutti gli altri competitor che nell’AI stanno investendo importanti cifre senza risultati apprezzabili. Secondo altri, il futuro potrebbe essere segnato da problemi legati alle forniture di microchip. Ma si tratta di un’ipotesi smentita dagli stessi vertici della società il cui unico problema oggi sembra quello di non riuscire a battere se stessa, un paradosso a cui ci hanno abituato precedenti storici del mondo dell’innovazione, come Facebook e Apple, ma che non era mai stato così evidente.

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