la retromarcia

Dopo le parole di Giorgetti, il governo frena: "Nessuna nuova tassa è in lavorazione"

Redazione

Prima lo staff del ministro, poi il sottosegretario al Mef Federico Freni, infine il leader della Lega Matteo Salvini: tutti smentiscono il ministro dell'Economia: "Non ci saranno nuove tassazioni". E Meloni sarebbe sorpresa e irritata

"Approveremo una manovra che richiederà sacrifici da tutti". Lo ha detto ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, parlando della prossima legge di bilancio. Le sue dichiarazioni durante il convegno "Future of finance Italy" di Bloomberg hanno provocato, in prima battuta, un crollo repentino delle borse. Il ministro ha rivendicato che quest'anno "i conti andranno meglio" e ha parlato degli extraprofitti: "Non è corretto parlare di extraprofitti, ma di tassare i profitti a chi li ha fatti: è uno sforzo che l’intero sistema paese deve fare, ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi". E poi, collateralmente, ha parlato del settore della Difesa: "Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extraprofitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l'industria di chi produce armi, con tutte queste guerre va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole che produce utili superiori".
 


Qualche ora più tardi è lo stesso ministero dell'Economia a puntualizzare sulle dichiarazioni di Giorgetti: "Non è allo studio nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al concordato biennale. Altre interpretazioni delle parole del ministro sono da considerarsi forzature", hanno scritto. Aggiungendo: "Per le entrate si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato di condizioni favorevoli affinché contribuiscano con modalità sulle quali è in corso un confronto".
 

Nella serata di ieri sono circolate che descrivevano la presidente del Consiglio Giorgia Meloni  sorpresa e irritata nei confronti di Giorgetti. Voci mai confermate da Palazzo Chigi, ma che sono sulle pagine dei quotidiani di questa mattina. Per primo a parlare è stato Federico Freni della Lega e sottosegretario al Mef: "Non c'è allo studio nessun aumento delle tasse per nessuno. Le nuove tasse non fanno parte del Dna di questo governo, evitiamo boutade", ha detto. Secondo lui il messaggio di Giorgetti era scontato: "Tutti devono pagare le tasse, non ci sono nuove tasse allo studio, è escluso", ha assicurato. In serata poi è arrivato il commento del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, nonché segretario della Lega (e dunque anche di Giorgetti): "Non c'è nessun aumento di tasse o di accise, non è questo il governo che aumenterà le tasse", ha detto. Mentre sulle banche: "Penso personalmente che un loro contributo spontaneo all'Italia farebbe tanto bene".

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