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I dati

L'anno nero di Stellantis: la produzione in Italia torna indietro al 1956

Riccardo Carlino

Il gruppo di John Elkann non supera il mezzo milione di vetture prodotte negli stabilimenti italiani e perde quote di mercato nelle vendite. I numeri del ministero e di Fim Cisl

Stellantis scivola in Borsa (-3,5 per cento) dopo i dati delle immatricolazioni in Italia pubblicati dal ministero dei Trasporti, secondo cui nel 2024 il gruppo ha venduto  452.615 vetture: il 9,9 per cento in meno del 2023. Parla di “anno nero” anche  Fim Cisl, che oggi ha presentato il report sulla produzione degli ultimi 12 mesi negli stabilimenti italiani del gruppo, per la prima volta tutti in negativo: 192.000 veicoli commerciali  (-16,6 per cento sul 2023), e 283.090 autovetture  (-45,7 per cento).  Nel 2024, insomma, Stellantis non supera il mezzo milione di unità totali: 475.090 (-36,8 per cento sul 2023). Dati così bassi non si vedevano dal 1956, osserva Fim Cisl, che si aspetta un 2025 altrettanto magro.

                       

Nonostante questi volumi, il gruppo dice di confermare il target di 1 milione di veicoli prodotti entro il 2030 come promesso al governo italiano, ma anche che dipenderà dal mercato. Unica nota positiva, rileva il sindacato: gli 8 miliardi di euro previsti nel 2025 tra investimenti e acquisti da fornitori italiani, in linea con il piano presentato a dicembre al ministero delle Imprese. Segno di “un comportamento più responsabile”.

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